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A.Mu.Si.

La mostra permanente degli attrezzi della vita contadina e delle fornaci, nota sul territorio come Museo del Siolo (dal nome della località in cui ha sede), ha visto dagli inizi del 2015 (sulla spinta di Expo)  un vero e proprio rifiorire di aperture ed iniziative rivolte alla cittadinanza e al territorio.

Questo nuovo percorso ha coinciso con un importante progetto dell’Amministrazione Comunale di Garbagnate Milanese, “Le radici dell’albero”,  sostenuto finanziariamente dal Dipartimento per le Politiche della Famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri, grazie alla partecipazione ad un bando per le migliori iniziative di promozione dell’invecchiamento attivo e della solidarietà tra le generazioni. 

Un'azione del progetto ha coinvolto il Museo di Siolo, una realtà fortemente legata alla memoria di Garbagnate e del territorio circostante.

Il primo passo è stato quello di aggregare persone desiderose di impegnarsi per creare un solido ponte fra il nostro passato, il presente e il futuro. Tante generazioni a confronto e in collaborazione fra loro, per consentire un passaggio di saperi che altrimenti andrebbero perduti.

Così sono nati gli A.Mu.Si. (Amici del Museo di Siolo), un gruppo di volontari,  persone motivate ed entusiaste, con diverse conoscenze ed esperienze, di differenti età e provenienza, accomunate dalla voglia di “fare per la propria città”.

Ognuno mette a disposizione le proprie  competenze ed il proprio tempo, tutti pronti al confronto, con la consapevolezza che c’è sempre tanto da imparare l’uno dall’altro.

Un corso di approfondimento di storia locale a cura del prof. Salvatore Capodici, autore di diverse pubblicazioni sulla “vecchia” Garbagnate,  ha ulteriormente contribuito alla formazione del gruppo.

Con il motto “un piede ne passato e lo sguardo sul futuro” gli Amusi coniugano la tradizioni con i linguaggi delle nuove tecnologie: le visite guidate si arricchiscono di video per meglio rappresentare l’utilizzo degli attrezzi dei campi, la trasformazione del  baco da seta in crisalide o la realizzazione dei mattoni nelle fornaci;  le iniziative spaziano dai vecchi giochi in cortile con sacchi di juta, barattoli di latta o grosse funi all’uso di un touch screen di ultima generazione; i racconti degli Amusi trasportano i più piccoli visitatori nel passato, quando gli anziani raccontavano ai bambini  storie di paura radunati nelle stalle d’inverno,  mentre sulle pareti del museo  vengono proiettate le illustrazioni dei libri…

Dal 2015 gli Amusi, collaborando con i Servizi Comunali, garantiscono l’apertura del museo,  si occupano della piccola manutenzione e partecipano all’organizzazione delle visite guidate e dei  laboratori didattici, e alle numerose iniziative rivolte al pubblico di tutte le età, con particolare attenzione per le Scuole e le famiglie.

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