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Il Lavoro dei bambini

i Disegni

Alcune classi della Scuola primaria Wojtyla hanno condotto una ricerca sul territorio, alla scoperta di tracce e segnali, presso i luoghi simbolo della città. Grazie alle guide del Parco del Lura hanno avvicinato concetti difficili come il cambiamento del paesaggio ed il ruolo del fattore produttivo (il lavoro) nella trasformazione del territorio, nei suoi aspetti culturali, morfologici, demografici e sociali.  Ma, senza scendere nel merito di questi aspetti, ai bambini è bastata vivere l'emozione per illustrare il volto dei cambiamenti... con i loro disegni.

DISEGNI

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L'intervista ai nonni

CLASSE 2^E     A.S. 2017 2018       INSEGNANTE:  MAZZOLA PATRIZIA 
INTERVISTA AI NONNI CAFFINI E ALBERTI 
6 GIUGNO 2018


1. Quale scuola ha frequentato? Il nonno Alberti ha frequentato la scuola di Bariana nel 1954; il nonno Caffini ha frequentato l’asilo di via Roma, la prima elementare nel vecchio palazzo del Comune e dalla seconda la nostr5a stessa scuola; era il 1958.


2. Qual era il rapporto con gli insegnanti? Gli insegnanti erano molto severi, davano le punizioni con le bacchette di legno, la cattedra era su una pedana e bisognava dare loro del lei.


3. A che ora entrava e usciva da scuola? Si entrava alle 9,00 e si usciva alle ore 12 per il pranzo; si tornava alle 13.00 e si restava fino alle 16,00; il giovedì era vacanza, ma si frequentava anche il sabato.


4. Aveva un orario fisso per le materie? Siccome avevano una sola maestra decideva lei quali materie fare, non c’erano inglese, tecnologia e arte, alcune volte si c’erano canto ed educazione fisica.


5. Faceva la ricreazione? Non c’era la ricreazione.


6. Quanti alunni c’erano nella classe? Nella classe del nonno Alberti c’erano 15 alunni a Bariana; nella classe del nonno Caffini c’erano 30 alunni, tutti maschi.


7. Lei usava la turca? Nei bagni c’erano solo le turche.


8. Come era Garbagnate quando era piccolo? Negli anni ’50 c’erano molte corti abitate, ma alcune famiglie cominciavano a costruire villette singole; a Bariana c’erano alcune fattorie e molti campi coltivati,c’era un solo negozio che vendeva un po’di tutto; era in costruzione l’Alfa Romeo.


9. Come si vestiva? Si vestivano con gli abiti smessi dai più grandi; usavano molto spesso gli zoccoli di legno, nei giorni di festa indossavano lescarpe di cuoio e il vestito più elegante. Il nonno Caffini era fortunato perché la sua mamma e sua zia erano sarte.


10. C’erano molte corti e come erano? Le corti erano tutte abitate e nelle stalle c’erano gli animali.


11. Quali erano i mezzi di trasporto? Per la strada viaggiavano pochissime automobili, che appartenevano ai più ricchi, molto spesso si andava in bicicletta e a piedi, il treno collegava Garbagnate alle altre città ed era una fortuna.


12. Dove andava a fare la spesa? A Bariana una drogheria vendeva un po’ di tutto, gli altri cibi prendevano nell’orto, nel pollaio, nella stalla; nel centro c’erano tanti negozi: il salumiere, il macellaio, il panettiere, la merciaia ( vende fili, lane e cotoni, bottoni e biancheria intima), c’erani gli artigiani come il ciclista, la sarta, l’idraulico, il tappezziere e il calzolaio (“el bagatt”) ; con 10£ compravano un gelato, la paghetta settimanale era di circa 100£, ma per averla dovevano aiutare i genitori in alcuni lavori.


13. Che lavoro facevano i suoi genitori? I genitori del nonno Alberti erano entrambi contadini; invece il papà del nonno Caffini lavorava come infermiere all’Ospedale “G. Salvini”. La sua mamma era una sarta.


14. Lei con quali giocattoli giocava? Avevano pochi giocattoli, infatti i maschi si costruivano le armi con il legno, le femmine si facevano le bambolefi stoffa; giocavano a “Banditi e Indiani”, “Quattro cantoni”,”Salta  cavallina che la vegna”, con la lippa, con le biglie, con le mollette e a calcio libero.


15. Quali monete usava? Usavano le lire £.

INTERVISTA

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