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Storia del Museo

Dal 17 marzo al 21 aprile 1985, l’Assessorato alla Cultura del Comune di Garbagnate Milanese organizzò una mostra dal titolo “Garbagnate M. documenti. 1871-1939.

Il tema della mostra: l’uomo e il suo lavoro a Garbagnate Milanese fra Ottocento e Novecento nel passaggio da mondo agricolo a realtà industriale.

Era da considerare come  primo passo per la costruzione di un Centro che potesse assolvere alla funzione di “archivio” della storia locale del territorio.

Il 25 aprile del 1999 veniva così  inaugurata la Mostra permanente degli attrezzi della vita contadina e delle fornaci in località Siolo, oggi comunemente conosciuta come “Museo di Siolo”.

Il Museo di Siolo, che è stato realizzato grazie alle donazioni di cittadini di Garbagnate e dei paesi limitrofi, si compone di sezioni per aree tematiche: il lavoro nei campi, la bachicoltura, la casa del colono, il cortile e l'aia,  la stalla, le fornaci. La collezione, in continuo aggiornamento, comprende oggetti di fine ottocento e primo novecento. Alle pareti disegni del pittore locale Ambrogio Allievi (1928-1999) partecipano  ad illustrare le attività e i gli ambienti del mondo contadino.

Fornire la possibilità di rivisitare in chiave moderna luoghi, costumi, comportamenti ed abitudini di un passato, forse dimenticato e per molti sconosciuto, permane l’obiettivo primario di questo spazio.

In corrispondenza con l’8 maggio, Festa di San Vittore, Patrono della località di Siolo, dal 1997 per 6 edizioni è stata organizzata la manifestazione “L’è festa al Sioeù” che da un lato aveva il carattere di  festa  popolare e dall’altra permetteva, mediante la presentazione di iniziative d’approfondimento antropologico  e  storico-culturale,  di coinvolgere ogni  anno associazioni culturali  in grado di testimoniare la formazione di una nuova identità cittadina, nata dalla fusione ed integrazione di comunità  etniche diverse,  immigrate a Garbagnate a partire già dai primi decenni del novecento.  Dall’anno di inaugurazione del Museo,  “L’è festa al Sioeù” è stata anche occasione per far conoscere lo spazio museale ai nostri concittadini.

Dal 2000 ha preso avvio un progetto dedicato alle Scuole “Alla scoperta del nostro passato” che ogni anno ha proposto approfondimenti di  diversi temi collegati alla collezione del Museo (i cereali, la tessitura, la bachicoltura, l'apicoltura…), con iniziative molto diversificate. Una di queste prevedeva la visita ai siti archeologici della  Val Camonica e un laboratorio rivolto ai ragazzini delle scuole medie: sotto la guida dello scultore Giuseppe Valcamonica gli allievi hanno realizzato le stele che sono collocate nel giardino del Museo e raffigurano, incise su pietra serena, scene di caccia e agricoltura dei Camuni.

Importante per la promozione del Museo è stata la “Settimane fra le Groane” rassegna che ha preso avvio nel 2008 nell’ambito del polo culturale Insieme Groane,  trasformatasi poi nella manifestazione SuperMilano Days che ha visto la  partecipazione di  18 Comuni dell’hinterland milanese e che ha inserito il Museo in un itinerario che comprende tutti i siti di interesse socio artistico culturale del Nord Ovest di Milano.

Questo ha comportato un ampliamento del numero di giornate di apertura al pubblico del Museo e la conseguente necessità di personale ad esso adibito.

Per un paio di anni, dal  2009 al 2011,  un gruppo di volontari, i Garbagnatesi in Comune, ha contribuito alla manutenzione e alle aperture dello spazio.

Grande svolta è stato l’anno 2015. L’Expo, con i progetti in rete che hanno coinvolto il Museo di Siolo (Let’s bike e Ricordi di Grano) e le numerose manifestazioni organizzate sul territorio, ha contribuito ad una ulteriore visibilità e l’arrivo di moltissimi visitatori (quasi 1.000!). L’Amministrazione Comunale di Garbagnate ha avviato in contemporanea un progetto di largo respiro, Le Radici dell'Albero,  finanziato dal Dipartimento per le Politiche della Famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che fra le varie azioni ha supportato la formazione di un gruppo di volontari che tutt’oggi si occupa del Museo, gli A.Mu.Si. (Amici del Museo di Siolo).

Dal 2015 gli Amusi, collaborando con i Servizi Comunali, garantiscono l’apertura, si occupano della piccola manutenzione e dell’organizzazione delle visite guidate e delle numerose iniziative rivolte al pubblico di tutte le età, con particolare attenzione per le Scuole e le famiglie.

Un altro importante progetto dell’Amministrazione Comunale, “Culture e storie di comunità”, con il contributo di Fondazione Cariplo, ha dato nuova linfa al Museo di Siolo grazie alle nuove tecnologie: un’azione del progetto ha portato alla realizzazione del  Museo diffuso (inaugurato il 20 giugno 2019), una piattaforma con la quale interagire attraverso applicazioni per la realtà aumentata, che contiene l’Archivio della memoria e i luoghi di interesse storico, artistico culturale della nostra Città, tra cui il Museo di Siolo.

Il  finanziamento ha inoltre contribuito a dotare il Museo di nuova strumentazione tecnologica, che sarà  sicuramente accolta con grande entusiasmo dal pubblico in visita,  in quanto permetterà di approfondire tutti i percorsi e le tematiche offerte dal Museo, valendosi di linguaggi multimediali.

Il periodo di emergenza sanitaria da Covid-19 ha purtroppo temporaneamente chiuso le porte del Museo di Siolo.

La riapertura  sarà però ricca di piacevoli novità, che stupiranno e coinvolgeranno grandi e piccoli visitatori.

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